Google
 

mercoledì, novembre 07, 2007

Un post ogni tre mesi... ottima media!!!!

Un poco in disuso ultimamente il mio blog.. e allora scrivo un po’..!
uhm uhm uhm già prevedo un futuro mlu (mid-life update) della grafica che mi ha un po’ rotto gli zebedei.
Poi vi parlo.. vi parlo… ah si! Di due bei film visti le scorse settimane.

Uno è Michael Clayton, col mitico George Clooney. Film visto in condizioni pessime (maldigola caldosoffocate salasecchissima) ma che mi ha stupito per la sua freddezza e veridicità, talmente fatto bene da essere credibile.. da tanto non vedevo un film simile, mi ha ricordato molto The Insider di Michael Mann o Erin Bronkovich di Soderbergh (ops.. è tra i produttori). In breve è la storia di un avvocato, che si accorge di non passarsela così bene come l’apparenza sembra mostrare, e di una manager, che talmente onubilata dal dovere aziendale neanche si accorge di quello che compie. Il tutto nel mezzo di una class action contro una azienda di prodotti chimici per l’agricoltura. In effetti tutto questo non vi dice molto del film però, rispondete alla domanda: cosa succede quando un partner di uno studio legale impegnato da più di 6 anni in una causa legale multimiliardaria comincia a vedere le cose chiare e decide di dire la verità???
La genialità del film non sta nella sceneggiatura (peraltro trita e ritrita se pensate ai due film di cui sopra), ma nella sua stessa messa in scena, con tutte le debolezze e crepe dell’uomo (e della donna), nel sapiente montaggio che mescola presente e passato e nella veridicità di azioni e propositi accentuata dalla quasi assenza di musica.
Sembra un ritorno a certi film degli anni ’70, così veri e così crudi.



Tutto un altro regime il secondo film, italiano questo, e che probabilmente voi avete già visto a differenza di Michael Clayton. Io l’ho visto nell’ambito del 30esimo Festival del Film Italiano di Villerupt.
È La Sconosciuta di Tornatore. Un dannato colpo allo stomaco, soprattutto quando si è abituati alla produzione tipica del regista. E quindi quando ti aspetti un film stile Nuovo Cinema Paradiso, oppure Il Pianista sull'Oceano, insomma un film ricco di emozioni, attento al ricordo e alla bellezza delle immagine, ecco che ti ritrovi nella violenza (di atti e di parole) più nera e turpe. Bravissima la protagonista Kseniya Rappoport, sconvolgente Michele Placido. Ques'ultimo è totalmente irriconoscibile e spaventoso, un mio amico lo ha definito una salamandra. Ottima anche la Claudia Gerini, fuori dai suoi canoni abituali e decisamente matura. Dei ruoli veramente forti e ottimi. Un film che merita senza dubbio di essere nominato all’Oscar.